Perché scegliere un drone DJI sotto i 250 grammi
Anche nel nuovo regolamento Europeo riguardante i droni, teoricamente in vigore dal primo gennaio 2021, se la scampano ancora i droni al di sotto dei 250 grammi, per i quali non sarà necessario conseguire un patentino. Questo è uno dei motivi per il quale il drone DJI Mavic Mini ha avuto cosi tanto successo, oltre che per il prezzo contenuto e le sue prestazioni incredibili se rapportate al peso. Ma la DJI ha voluto ancora migliorare e ultimamente ha presentato il successore di questo piccolo grande drone, che in questo caso ha chiamato più brevemente DJI Mini 2 e per il quale hanno mantenuto lo stesso peso di 249 grammi.
Il DJI Mini 2 con Ocusync 2.0 arriva a 10KM!
Nell’azienda Cinese, oramai leader mondiale nel settore dei droni, hanno preso i punti deboli del primo e li ha trasformati in punti di forza. Ad esempio il Mavic Mini poteva soffrire di perdite di segnale nel medio raggio, mentre il Mini 2 sfrutta il nuovo standard di collegamento Ocusync 2.0, il sistema di comunicazione wireless sviluppato proprio da DJI, per portare la distanza massima dai 2km del primo Mavic Mini fino a ben 10km nel nuovo DJI Mini 2. Naturalmente la distanza massima dichiarata, è sempre basata su ipotetiche condizioni ottimali, ma tutto ciò si traduce in una stabilità del segnale di gran lunga maggiore, dando cosi molta più sicurezza al pilota.
Piccolo e impressionante
Ma non è finita qui: il Mini 2 possiede una videocamera in grado di scattare foto a 12mp anche in formato Raw, e girare video in 4k per 30fps, stabilizzati grazie al gimbal a 3 assi. Include uno zoom 4X digitale. La sua resistenza al vento è pari a quella del Mavic 2, il fratello maggiore che può contare su motori ed eliche più grandi. Anche l’autonomia è schizzata alle stelle e ora può arrivare ad un massimo di 31 minuti. Fino a un po di tempo fa, era impensabile racchiudere queste prestazioni in 249 grammi; il peso di una mela!
La stabilità del DJI Mini 2 sia al chiuso che all’aperto, è garantita dal GPS e dai sensori inferiori. Mancano i sensori per gli ostacoli e questo è uno di quegli aspetti che è rimasto invariato dal primo Mini, ma evidentemente la tecnologia DJI attuale non permette di inserirli in un peso cosi contenuto. E poi, se un drone cosi contenesse anche un sistema di rilevamento ostacoli, magari omnidirezionale come nel Mavic 2, forse la DJI potrebbe buttare tutti i suoi droni consumer e tenere solo questo!
Il futuro dei droni è sotto i 250 grammi?
E si, prestazioni alte e peso leggero, meglio se sotto i 250 grammi come nel caso del DJI Mini 2, sono il connubio perfetto per chiunque voglia utilizzare i droni per riprese aeree, dall’amatore al professionista. Del resto chi è quel folle che si porterebbe appresso pesanti borse, quando può ottenere lo stesso risultato con un drone che può stare in una tasca? Certo che ad oggi, per alcune riprese aeree professionali e cinematografiche, è ancora necessario l’utilizzo di droni, videocamere e altri accessori di un certo peso. Ma chissà il futuro cosa ci riserverà…
Il DJI Mini 2 può essere acquistato in versione singola al prezzo lancio di 459 euro, che comprende drone, radiocomando, 1 batteria, 1 coppia di eliche di scorta e alcuni cavi utili per la ricarica della batteria e la connessione dello smartphone al radiocomando. Oppure c’è la classica versione Fly More Combo che offre incluse 3 batterie, 3 coppie di eliche di scorta, un caricatore multiplo per le 3 batterie e anche un comoda borsa per il trasporto. Per la Combo il costo sale a 599 euro.
Prezzi assolutamente giustificati per avere un concentrato di tecnologia che può stare sul palmo di una mano. E poi non dimentichiamoci la cosa più importante: non ci vuole nessun patentino!
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