Ecco la DJI Action 2, la nuova Action Camera che a poco tempo dalla sua uscita sta già rivoluzionando questo settore.
Nel video potete vedere alcuni test che ho effettuato e vi parlerò degli aspetti tecnici, concentrandomi particolarmente sull’attacco di nuova concezione introdotto da DJI. Ci sono anche dei “problemini” e naturalmente vi parlerò anche di questi. Siete interessati? Stavate pensando di acquistarla? Bene, allora leggete questa recensione e scoprite pregi e difetti di questa Action Camera DJI che non smette di far parlare di se, soprattutto nel bene ma un pochino nel male…
DJI Action 2 con e senza il secondo schermo
Per l’Action Camera DJI Action 2 ci sono due configurazioni disponibili al momento: la Power Combo a 399 euro che comprende il cordino magnetico per agganciare la camera all’altezza del petto, l’adattatore GoPro e il cavo di alimentazione. L’altra confezione è la Dual-Screen Combo a 519 euro, che è quella che mostro nella video recensione. In questo caso abbiamo un secondo schermo integrato nel modulo di alimentazione, sempre di tipo OLED come quello primario sulla videocamera. In più rispetto alla versione Power Combo c’è un supporto con testa sferica e un adesivo in silicone riutilizzabile molte volte, avendo cura di pulire con acqua la parte adesiva per eliminare eventuali residui di sporco.
Impermeabile e con una memoria preinstallata
Il modulo principale non ha ne entrate e ne uscite, ma ha solo i forellini dei microfoni e un pulsante. Infatti è impermeabile fino a 10 metri. Il modulo di alimentazione invece, con o senza schermo, non è impermeabile, quindi in questo caso, se vogliamo fare riprese subacquee con entrambi, avremo bisogno dell’apposita custodia. Sul modulo secondario troviamo tutte le porte solitamente disponibili su un Action Camera: presa USB tipo C che serve per la ricarica e la connessione al PC, un pulsante e l’ingresso per la scheda Micro SD. Quest’ultima è consigliabile ma non obbligatoria perché all’interno del modulo primario della DJI Action 2 troviamo già una memoria preinstallata che offre uno spazio di circa 22GB. La qualità della registrazione audio è davvero ottima, sia per le voci che per i rumori di sottofondo.
La rivoluzione del nuovo attacco magnetico DJI
L’attacco con i vari accessori è magnetico, e questo rivoluziona il tipo di aggancio che è stato più utilizzato fino ad ora, che siamo abituati a chiamare “attacco GoPro”. Oltre al magnete ci sono due gancetti laterali che vanno a fare presa nelle apposite scanalature. Per scollegare l’accessorio, basterà premere sui due gancetti e tirare. Un sistema pratico, veloce, versatile e oserei dire anche geniale! Nonostante la sua semplicità. Forse alla GoPro si staranno chiedendo: ma perché non lo abbiamo fatto prima noi? A parte gli scherzi secondo me il nuovo aggancio magnetico di DJI potrebbe facilmente diventare lo standard per questo tipo di videocamere compatte. Inoltre se trovate una superficie metallica adatta, potete attaccare la DJI Action 2 semplicemente appoggiandola nella posizione che desiderate.
Qualità video al top con stabilizzazione Rocksteady e Horizon Steady
Per la qualità video a mio avviso siamo ai massimi livelli per la fascia consumer. Troviamo le opzioni più comuni e anche qualche chicca interessante. Come la possibilità di registrare in 4K fino a 120fps, adatti sicuramente ad una post produzione professionale; il mantenimento dell’orizzonte livellato con qualsiasi orientamento della videocamera, quindi a 360 gradi e la stabilizzazione Rocksteady che ho trovato davvero pazzesca, sicuramente tra le migliori che si possono trovare su un Action Camera. È possibile anche impostare la stabilizzazione Horizon Steady, al momento disponibile fino a 2,7K per 60fps, che praticamente stabilizza l’asse orizzontale seguendo le inclinazione dell’orizzonte. Quindi ad esempio montando la videocamera su un drone con questa impostazione, avremo una ripresa del tipo volo di uccello molto suggestiva. Insomma, più o meno chiunque, ammesso che gli dedichi sufficiente tempo e studio, con questa minuscola videocamera può dar vita a produzioni professionali.
DJI Action 2 non è immune dai difetti
Ma allora che cosa c’è che non va? Quali sono i difetti che mi hanno fatto storcere il naso?
Prima di tutto il materiale della cover è l’alluminio, con un tipo di trattamento che rende tutto molto bello ed elegante, ma allo stesso tempo più soggetto a graffi e piccole ammaccature, anche se si tiene sempre protetta e non cade mai. Il semplice sfregamento tra gli accessori, nel tempo potrebbe danneggiare la vernice. Ma il design comunque rimane meraviglioso e ci si può passare sopra a questo tipo di inconvenienti.
Mentre c’è un altra questione che è più difficile ignorare, cioè quella del surriscaldamento, soprattutto nella ripresa a 4K. All’interno delle opzioni selezionando 4K a 100 e 120fps, ci viene segnalato che il tempo di registrazione continua è stimato in circa 4 minuti, mentre dai 4K a 60fps in giù non c’è nessuna segnalazione.
Ho provato a registrare in 4K a 60fps e dopo circa 5 minuti e mezzo il sistema di protezione ha bloccato la registrazione per il troppo calore accumulato. Prendendola in mano in quel momento si sente proprio che scotta, non da ustionarsi ma è notevole. Al momento quindi abbiamo questo tipo di limite.
Credo e spero che possa essere migliorato da aggiornamenti del firmware. Con le riprese all’esterno il surriscaldamento non ha provocato il blocco. Il motivo è che in questo periodo l’aria è abbastanza fredda e quindi contribuisce a dissipare il calore.
In definitiva l’ho trovata fantastica e innovativa, speriamo solo che questo problema del surriscaldamento possa essere almeno ridimensionato, per renderla anche efficiente nelle riprese prolungante in 4K. Ma nonostante questo, sembra stia già diventando un punto di riferimento per le Action Cam moderne!
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